Come raccontatoci dal profeta Ezechiele nella prima lettura di questa XXIII domenica del Tempo ordinario Dio Padre ci chiede di essere sentinelle attente ai suoi richiami. Il cristiano non può trascurare l’invito a desistere dai comportamenti malvagi come quello dello sfruttare sconsideratamente ciò che la nostra Madre Terra ci mette a disposizione. Il grido del pianeta che geme e soffre non va ignorato perché il dolore che gli infliggiamo si ritorce contro tutti noi. Se vogliamo che la vita nel mondo continui dobbiamo abbandonare quelle iniquità che lo deteriorano facendo perdere l’originaria bellezza.
Ascoltando la voce del Signore ed aggrappandoci a Lui che è la roccia della nostra salvezza come ci suggerisce il Salmo 94, certamente noi non induriremo il cuore scordandoci di aver ricevuto il comando di coltivare e custodire la Terra che ci è stata donata.