Fonte : sito UNEDI (Ufficio Nazionale Ecumenismo e Dialogo Interreligioso)
Il testo di Geremia nella prima lettura racconta di un altro elemento presente in natura, il fuoco, che può devastare quel po’ di vegetazione che si può trovare in una “terra arida senz’acqua” ma che qui svolge la funzione positiva dello sciogliere con il suo calore il ghiaccio che impedisce alla vita di manifestarsi in pienezza. Il fuoco dello Spirito è incontenibile e riscalda i nostri cuori permettendoci di vincere freddezza, distacco e timidezza aiutandoci ad osare una reale trasformazione delle nostre esistenze come auspicato da San Paolo nel breve testo che viene proposto oggi dalla Lettera ai Romani: nel discernere la volontà di Dio noi scegliamo ciò che è perfetto lasciando da parte ciò che è omologazione alla mentalità di questo mondo così poco rispettoso della bellezza di tutto ciò che ci circonda.
Nel Vangelo di Matteo Gesù ribadisce la necessità di non cedere alla tentazione di guadagnare il mondo intero correndo il rischio di perdere la propria vita. Pensiamo a quanto la ricerca del profitto sia dietro a tante scelte politiche ed economiche che non tutelano la vita sul nostro pianeta e ci mettono in condizione di considerare questo mondo come inesorabilmente “malato” proprio come ci ricorda continuamente Papa Francesco.